giovedì 4 febbraio 2010

Captain Log-4 Questi sono i viaggi....

...dell' astonave Federale USS Armstrong, alla scoperta di nuovi mondi e nuove civiltà, per arrivare là dove arrivano tutti, prima o poi...




Ieri grande serata, con un altro Capitano ci siamo avventurati con i nostri equipaggi e le nostre due navi nel settore romulano, ormai non resta che un pallido ricordo dell' Impero che era fino a venti anni fa.

Dopo la distruzione di Romolus, il Senato è stato rifondato, ma vari accadimenti (non ultimo l' insediamento di Sela come Imperatrice e l' arrivo di Cacciatori Hirogeni al suo servizio) rendono estremamente instabile il settore.

Le nostre preoccupazioni devono essere messe da parte quando arriva un' messaggio della Flotta: siamo le uniche due navi vicine al confine tra Romolus e l' Impero Klingon, dove un membro della Flotta, Mirai Paris è stata rapita da un Generale Klingon e viene tenuta in ostaggio sul pianeta del Guardiano del Tempo, oramai sotto controllo Klingon.

Copriamo la distanza che ci separa dal pianeta in un paio di ore a curvatura 9.5, l' Ingegnere capo della mia nave ha già inviato tramire D-Padd almeno una decina di richieste di riparazione causa stress estremo dei motori, ma ci penseremo alla Starbase, al nostro ritorno.

La missione diventa complessa, riceviamo delle trasmissioni Klingon che parlano del Generale fuggito con l' ostaggio dentro la porta del tempo...contemporaneamente le trasmissioni della Federazione si zittiscono, noi siamo in orbita, protetti dal campo temporale che genera il Guardiano del Tempo tutto intorno ad esso, ma sembra che la linea temporale esternamente a questo pianeta sia cambiata, fortunatamente eravamo protetti in quanto in orbita di parcheggio bassa.

Diamo gli ordini agli equipaggi, scenderemo con una squadra ridotta, io, il Capitano Maxx e tre ufficiali scelti.

Appena sulla superfice ci scontriamo con alcune pattuglie Klingon, ma ce ne sbarazziamo...arrivando rapidamente alla porta temporale del Guardiano, che ci avvisa che l' idea del Generale è quella d' incontrare sè stesso, svelargli tutto il futuro e cambiarlo a suo favore.

Non c'è nulla di più pericoloso: un paradosso temporale, ora si spiegano meglio l' interruzione delle trasmissioni, e l' assenza totale di segnali transponder delle navi federali.

Entriamo come da indicazione del Guardiano, e appena arrivati scopriamo che anche le nostre navi sono state trasportate dal Guardiano assieme a noi, in tempo per salvare da un attacco di vecchi incrociatori Klingon D-7 una nave Federale in orbita...è una classe Consitution leggendaria, e l' ufficiale scientifico ci ringrazia per il salvataggio in extremis...sembra che anche noi ora facciamo parte della Storia.

Riusciamo a trovare in tempo il Generale prima che possa parlare con l' altro sè stesso più giovane...il giovane Capitano Klingon sembra più accorto e prudente del suo vecchio alterego...promette di non divulgare la storia che ha appena vissuto, e ci consiglia su come affrontare il vecchio leone Klingon: non si arrenderà mai, meglio dargli una morte onorevole e gloriosa.

Accettiamo il suo consiglio, il Generale combatte vigorosamente, sorridendo, mentre brandisce la sua Bath'Leth correndo a squarciagola verso uno dei miei ufficiali, non ci penso, inquadro, miro e premo il grilletto...la scarica phaser colpisce in pieno petto il Generale, che cade a terra.
Controllo i suoi segni vitali, e in quel momento la mano del Klingon mi afferra il collo con una mano, la stretta è vigorosa, mi dice solo "grazie terrestre, oggi è un bel giorno per morire" e si blocca come congelato, gli occhi sbarrati.

Mirai Paris è poco distante, rinchiusa dietro un campo di forza, la liberiamo, e la prima cosa che fa è inginocchiarsi a fianco del Generale, chiudergli gli occhi usando solo i pollici e gridare verso lo Sto'vo'kor, per avvisare gli altri Gloriosi Guerrieri che ne sta arrivando un altro...questa notte gli spiriti berranno Vino di Sangue e canteranno le sue gesta.
L' unica cosa che resta da fare è distruggere la nave del Generale, la tecnologia in essa contenuta è pericolosa in questa finestra temporale, due siluri e alcune scariche phaser bastano, la nave è disintegrata.


Riusciamo a tornare nel nostro tempo utilizzando il Guardiano, e controlliamo tramite le nostre navi le comunicazioni Federali: sono riprese normalmente, la nostra realtà è tornata tale.

Dopo un brevissimo de-briefing tattico (e un brindisi con Birra Romulana d' annata delle mie scorte personali)
diamo agli equipaggi gli ordini e ci dirigiamo nuovamente verso la nostra missione iniziale, nel settore Khazan.



Captain Log, chiudo.

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e se provi a tirare fuori un tribolo
finisci fuori dal portellone stagno assieme a lui.

Parola di Capitano.